Quando si parla di tipi di foraggio per ruminanti si deve fare una necessaria distinzione tra quelli spontanei e quelli seminativi. Il foraggio naturale si può trovare in natura e cresce solo e senza l’impiego dell’uomo, quello in colture invece è piantato dall’uomo come coltivazione o erbaio con un determinato obiettivo che è quello appunto di nutrire gli animali.
L’alimentazione dei bovini, e di tutti gli animali da allevamento, è molto importante per la salute degli animali stessi ma anche per quella dell’uomo. Il tipo di nutrimento, infatti, influenza la produttività degli allevamenti e di conseguenza influisce anche sulla qualità dei prodotti che vengono ricavati da questi. Scegliere con attenzione i tipi di foraggio per i bovini, in questo caso, è fondamentale per ottenere buoni risultati in termini di produttività. In questo articolo andremo alla scoperta di tutto ciò che c’è da sapere sul tipo di foraggio per bovini, dal naturale all’artificiale.
L’importanza di un’alimentazione di qualità
Abbiamo già accennato all’importanza di questo tema ma vogliamo tornarci sopra per sottolineare ancora una volta quanto il tipo di alimentazione per bovini possa fare la differenza, in positivo, nella qualità della vita degli animali stessi e dei prodotti che da essi vengono ricavati. Il segreto è quello di scegliere il giusto nutrimento in base alle tipologie di animali visto che ognuno di essi ha un diverso fabbisogno energetico che risente di alcune importanti variabili ad esempio legate all’età e alla fase che lo stesso animale sta vivendo. Un’alimentazione studiata ad hoc, quindi, sarà quella che potrà garantire migliori risultati in termini di produzione e di qualità di vita dell’animale. Ma qual è la dieta più completa che un bovino dovrebbe seguire? Lo scopriremo di seguito.
Dieta per bovini: come deve essere
Esiste una dieta più indicata rispetto a un’altra per il benessere dei bovini? Sì, ed è quella che comprende una serie di nutrienti che proprio non possono mancare per vedere crescere un animale in salute. Tutti i bovini, essendo ruminanti, vengono nutriti principalmente con i foraggi. I foraggi sono essenziali perché contengono proteine, utili per rafforzare l’organismo, e glucidi e lipidi che invece forniscono la giusta energia per i processi vitali, produttivi e riproduttivi degli animali. Ma questi elementi da soli non sono sufficienti per garantire una dieta bilanciata: servono infatti anche vitamine e minerali, che svolgono la funzione di bioregolatori, ovvero regolano il funzionamento delle reazioni chimico-biologiche indispensabili per la vita. E allora ecco che diventa importante inserire in un regime alimentare corretto per i bovini anche l’erba medica, che garantisce il giusto apporto di vitamine e minerali. Come già sottolineato prima, inoltre, è importante studiare una dieta mirata per ogni animale perché non tutti hanno le stesse esigenze in termini di nutrimento. Garantire la giusta alimentazione significa soddisfare il senso della fame del bovino con importanti conseguenze anche sul comportamento del bovino stesso; inoltre scegliere il tipo di foraggio più adeguato stimola la masticazione dell’animale favorendo un miglior processo digestivo.
Foraggio per bovini: prato stabile e colture
Esistono due tipi di foraggio per bovini: quello che cresce spontaneamente in natura e quello piantato dall’uomo per soddisfare i bisogni degli animali. Tra le diverse specie di foraggere possiamo trovare le seguenti:
- miscugli
- graminacee come mais, avena, orzo e triticale. Sono molto ricche di fibre e hanno un basso contenuto di proteine;
- leguminose, importanti perché forniscono un foraggio pregiato che è ricco di sali minerali, vitamine e proteine, tutte sostanze necessarie per una corretta nutrizione. Tra le leguminose ci sono l’erba medica, i trifogli, la lupinella e il ginestrino;
- crucifere come ad esempio colza, cavolo e ravizzone.
Queste tipologie possono essere utilizzate come foraggiamento verde, ma possono anche essere conservate sotto forma di fieno e insilato. La cosa importante è la qualità di queste materie prime che deve essere altissima. Un foraggio di buona qualità è in grado di assicurare la buona salute degli animali al contrario di un foraggio di qualità scarsa.
Foraggi freschi, fieni e insilati
Qual è la differenza tra questi tipi di foraggio per bovini? Foraggi freschi, fieni e insilati hanno caratteristiche diverse che vale la pena approfondire per una migliore conoscenza.
- I foraggi freschi garantiscono alcuni vantaggi, ad esempio risultano più appetibili e hanno anche un maggiore valore nutritivo. Oltre a essere più convenienti dal punto di vista nutritivo, i foraggi freschi sono anche meno costosi e quindi più vantaggiosi anche per le tasche dell’allevatore che potrà così risparmiare garantendo comunque un’alimentazione di elevata qualità agli animali. I foraggi freschi contengono però molta acqua e questo è un aspetto da non sottovalutare: devono allora essere bilanciati in modo adeguato, in modo da non interferire con il buon funzionamento dell’apparato digerente.
- I fieni sono il risultato della conservazione delle piante foraggere per via secca. Il foraggio viene esposto all’aria e in questo modo si riduce l’alto contenuto di acqua che contiene nella versione “fresca”. Esiste anche un altro modo per privare dell’acqua il foraggio ed è la via meccanica attraverso l’impiego di macchinari specifici che ovviamente riducono di gran lunga i tempi necessari per raggiungere il risultato. Le operazioni di conservazione del fieno e l’andamento meteorico rivestono un ruolo di primaria importanza in questo caso per garantire la qualità del prodotto finale.
- I foraggi insilati, infine, si ottengono dalla fermentazione dei foraggi che contengono un’elevata quantità di acqua. I foraggi vengono chiusi ermeticamente nei silos, e in questo modo si vanno a creare delle condizioni di acidità. L’andamento meteorico, a differenza dei fieni, non è una variabile così determinante. Questo metodo, garantisce produzioni di foraggio migliori e un minore impiego di manodopera, ma si porta dietro anche degli svantaggi.