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Stalla a stabulazione libera: definizione, caratteristiche, normativa, costi

Quando si parla di stalla a stabulazione libera ci si riferisce a un tipo di struttura che lascia gli animali liberi di muoversi secondo le loro necessità. Si distinguono essenzialmente due tipologie di stalle a stabulazione libera: stalle a lettiera e stalle a cuccetta. Entrambe presentano caratteristiche che vale la pena approfondire per capire in quali casi sia meglio optare per la prima soluzione e in quali casi per la seconda.

Stalla a stabulazione libera: definizione e vantaggi

Per definizione, dunque, la stalla stabulazione libera è quella che lascia maggiore libertà agli animali e presenta alcuni importanti vantaggi. Intanto garantisce una migliore condizione di vita per le vacche da latte, che possono così muoversi liberamente e, così facendo, possono anche usufruire di alcuni degli effetti benefici più riconosciuti della ginnastica funzionale. Allo stesso tempo, questo tipo di stalle garantisce anche una migliore evidenziazione dei calori e una assai maggiore facilità al parto, con vantaggi dunque anche per gli allevatori.

Caratteristiche della stalla a stabulazione libera

In base al tipo di zona di riposo, le stalle a stabulazione libera si distinguono in stalle a lettiera permanente o inclinata e stalle a cuccette. Quali sono le differenze? Eccole elencate di seguito!

Qui la zona di riposo è organizzata in aree collettive a pavimentazione piana in cui vengono aggiunti numerosi quantitativi di paglia (mediamente dai 5 ai 7 kg/capo per giorno), per mantenere la lettiera sufficientemente asciutta. L’aggiunta della paglia può avere frequenza settimanale o bisettimanale e dipenderà da una serie di fattori, in primis il periodo climatico. L’asportazione dell’intera lettiera avviene di solito ogni 3-6 mesi, in relazione alle esigenze colturali di ogni azienda. Questa tipologia di stalla presenta però alcuni svantaggi per gli animali, ad esempio un maggiore rischio di schiacciamento delle mammelle ma anche presenza di peggiori condizioni microclimatiche in quella che è adibita a zona di riposo, specialmente durante i periodi estivi, a causa dell’umidità, dei gas tossici e del calore che provengono dalla lettiera

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In questo tipo di stalla si cerca invece di ovviare ai problemi evidenziati per la stalla a lettiera permanente. In che modo? La pavimentazione è a un livello più alto rispetto a quella delle zone limitrofe ed è, inoltre, pendente e in questo modo si cerca dunque di ridurre il rischio legato alla presenza di gas tossici e umidità e allo stesso tempo si ha anche un maggior controllo delle vacche dalla corsia di foraggiamento. In stalle di questo tipo, in zona di riposo, devono essere aggiunti quantitativi di paglia pari a 3-5 kg/capo ogni giorno. Questa tipologia di stalla dunque presenta buoni vantaggi ma, a differenza delle stalle a lettiera permanente fa registrare un maggiore rischio di caduta da parte degli animali, proprio a causa della pendenza. In caso di blocco della lettiera, inoltre, aumenta di gran lunga il rischio di veder peggiorare le condizioni igieniche.

Le stalle a cuccetta si differenziano da quelle a lettiera perché hanno una zona di riposo suddivisa in posti singoli: ogni vacca, quindi, ha a disposizione un’area delimitata nella quale appartarsi per riposare senza il rischio di dover fare i conti con la presenza di altre vacche. La separazione delle aree destinate al riposo da quelle destinate agli spostamenti (corsia di smistamento e passaggi di collegamento intercalati alle cuccette) è dunque l’aspetto più innovativo di questo tipo di stalle che garantiscono quindi importanti vantaggi per l’animale. Avendo a disposizione una propria area, la vacca da latte si sentirà dunque più tranquilla, mangerà senza assilli, riposerà più serenamente. In questo tipo di stallo vengono poi del tutto eliminati i rischi di schiacciamento delle mammelle che invece sono sempre molto elevati nella convivenza tra vacche. Ancora, tra i vantaggi delle stalle a cuccetta vale la pena sottolineare una maggiore pulizia della superficie di riposo che si traduce in animali più puliti a livello dell’apparato mammario (aspetto questo davvero molto importante). Certamente è giusto ricordare che anche questa tipologia di stalla presenta delle criticità che non possono assolutamente essere non considerate. Intanto una maggiore difficoltà di adattamento per le manze gravide provenienti dalle lettiere, quindi un maggiore disturbo arrecato agli animali dalla presenza di gradini e attrezzature di contenimento. Ultimo, ma non in ordine di importanza, una minore tolleranza da parte degli animali nei confronti di errori di progettazione e/o di realizzazione. Traumi agli animali, scarsa frequentazione delle cuccette e scarse condizioni igieniche sono alcune delle conseguenze più frequenti con cui fare i conti in caso appunto di errori di valutazione che hanno dunque ripercussioni importanti su una moltitudine di aspetti.

Stalla a stabulazione libera: normativa

Per legge, i locali destinati allevamento “devono essere costruiti, mantenuti e governati in modo da garantire buone condizioni di stabulazione, di igiene, di pulizia e di salute degli animali” (Reg. CE 852 del 2004). Molta attenzione deve essere rivolta anche al microclima presente nei ricoveri, aspetto di vitale importanza per il benessere degli animali presenti.

Costi di una stalla a stabulazione libera

Quali sono i costi di una stalla a stabulazione libera? Ci sono da fare alcune considerazioni specifiche importanti prima di entrare nel merito della questione. Come prima cosa è bene chiarire il concetto che il costo di una stalla rappresenta la sommatoria dei costi che l’imprenditore dovrebbe sostenere per realizzare l’opera completa e funzionante, secondo quelli che sono i dettami del progetto iniziale. I costi comprendono dunque alcune importanti voci relative alla costruzione della stalla, ma anche a eventuali oneri di progettazione, imposte, allacciamenti, imprevisti e così via. Lo strumento per stimare in modo più preciso possibile il possibile costo di costruzione di una stalla a stabulazione fissa (e di tutte le stalle) è il computo metrico estimativo (CME) che consiste in una sorta di elenco analitico di tutto ciò che occorre per il raggiungimento del risultato. Torniamo adesso alla domanda iniziale: quanto può essere il costo di una stalla a stabulazione libera? Le stalle di questo tipo per vacche da latte hanno costi molto variabili: dipende dalla capienza, dalle superfici utili d’allevamento, dalle tecnologie adottate e così via. La costruzione di stalle a stabulazione libera possono avere costi variabili da 6.500 a oltre 12.000 euro/posto. Vale la pena dunque valutare bene ogni aspetto per potersi fare un’idea precisa del prezzo finale.