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Parola all'esperto: Pietro di Marziantonio

Sorghi da foraggio: tutti i vantaggi dal risparmio idrico ad una maggiore quantità di fibra

Quali sono i vantaggi della semina della coltura del sorgo da foraggio? A quanto equivale e perché si parla di risparmio idrico? Perché un allevatore dovrebbe investire nei sorghi invece che nel mais?

Risponde a queste e ad altre domande Pietro Di Marziantonio, socio fondatore e Direttore generale di Agroteam.

La ricerca e gli studi principali in materia di sorghi sono stati costruiti non solo sui vantaggi che la coltura offre, ma soprattutto sulle differenze tra sorghi da foraggio e sorghi da granella. 

Sorghi da foraggio, il risparmio idrico 

Quando parliamo di risparmio idrico parliamo soprattutto di ciò che riguarda i sorghi, ovvero una coltura studiata apposta per la produzione di foraggio. I sorghi da foraggio sono stati appositamente studiati per produrre la maggior qualità di foraggio con il minore costo possibile. Infatti, rispetto alla coltura del mais – che è l’altra coltura estiva destinata al foraggio per il bestiame – la spesa è inferiore perché i sorghi hanno bisogno di un apporto di nutrienti relativamente basso rispetto al mais ed hanno bisogno di meno acqua. Se poi paragoniamo la produzione, possiamo tranquillamente affermare che la produzione di sorgo si riesce a fare con il 35-40% circa di acqua in meno: se si considera la richiesta di risparmio idrico ed i costi attuali per la gestione delle risorse idriche, questa percentuale di risparmio è un risultato molto alto.

Sorgo vs mais, un confronto quantitativo e qualitativo

Tenendo presenti tutti gli elementi sopra descritti, possiamo considerare le produzioni di sorgo molto simili a quelle del silo mais per quanto riguarda la quantità.

Per quanto riguarda la qualità, invece, il sorgo è differente dal silo mais perché la pianta riesce a garantire una qualità della fibra del 30-40% superiore rispetto al mais, anche se non vi è la stessa quantità di amido, inferiore nel sorgo rispetto al mais.

Inoltre, per quanto riguarda l’apporto energetico del sorgo, anni di analisi ci permettono di affermare che è lo stesso del silo mais, considerando però che nel sorgo l’apporto energetico è dovuto agli zuccheri e alle fibre digeribili. Questi vantaggi del sorgo si ottengono con un notevole risparmio di acqua, ma anche di nutrienti e concimi. Per esempio, il nitrato di azoto impiegato per la coltura dei sorghi è del 50% inferiore rispetto a quella del mais.

Infine, grazie alle sue proprietà, il foraggio da sorgo è più digeribile e quindi ideale per l’alimentazione ed il nutrimento delle vacche da latte e delle bufale.

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Risparmio economico del sorgo per la produzione di foraggio 

Dopo aver analizzato i vantaggi quali-quantitativi dei sorghi da foraggio per bestiame ed il risparmio idrico, vediamo ora quali sono i vantaggi economici di questa coltura estiva. In termini prettamente economici la coltura del sorgo permette di risparmiare circa il 25% dei costi di produzione rispetto al silo mais. Infatti, grazie alla nostra esperienza nel campo, possiamo stimare che la semina di un ettaro di sorgo abbia un costo che si aggira sui 100 euro, mentre quella del mais ha un costo di circa 200-220 euro per ettaro. La differenza in termini assoluti è di circa il 50% però nella realtà i termini assoluti hanno poco valore perché ci sono molte altre variabili che possono influire sui costi.

Se invece nel calcolo del risparmio economico valutiamo il risparmio di acqua, che si aggira intorno al 30%, possiamo considerare questo valore come un buon risultato, considerando che i costi per l’approvvigionamento di acqua, come ad esempio l’energia necessaria per estrarre l’acqua dal sottosuolo ed utilizzarla, farebbero salite il costo del masi fino a a300-400 euro l’ettaro. 

Volete approfondire? Qui il video dedicato alla coltivazione di sorghi da foraggio per bestiame