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Razza alpina: bruna o grigia?

Conoscere le caratteristiche delle razze alpine bruna e grigia può essere utile per capire a fondo le principali differenze tra queste due varietà, che, pur condividendo molte qualità, si differenziano sotto vari aspetti. Entrambe le razze sono considerate rustiche, eccezionalmente adatte al pascolo e molto resistenti dal punto di vista fisico. Le caratteristiche fisiche che le contraddistinguono le rendono ideali per l’allevamento in ambienti difficili e impervi, come sono generalmente quelli montani. Ma, nonostante una struttura fisica abbastanza simile, la razza alpina grigia e quella bruna si differenziano per la zona di provenienza. Arrivano infatti da zone geografiche diverse, anche se per la verità non molto distanti tra loro. La razza bruna ha origini nella regione alpina del Trentino-Alto Adige e del Veneto. La razza grigia è tipica delle zone montuose della Lombardia e del Piemonte. Approfondiremo questo aspetto in seguito. Entrambe le razze, però, sono in grado di adattarsi a vari tipi di clima e di terreno. Per questo dimostrano una grande capacità di resistenza alle basse temperature e alle condizioni di allevamento più difficili. Ecco perché questi capi vengono particolarmente apprezzati. Non solo per la loro robustezza, ma anche per la qualità del latte e delle carni che producono, riscontrando un vero successo. Scopriamo allora le caratteristiche specifiche delle razze alpina bruna e grigia.

Origini geografiche e caratteristiche della Bruna Alpina

La Bruna Alpina è una razza che risale ufficialmente ai primi del 1700, con origini in Svizzera. Il suo nome deriva dal cantone di Schwyz, che significa “bruno”, proprio come il colore del suo manto. In passato, la Bruna Alpina veniva utilizzata principalmente per la produzione di latte. Questo viene considerato particolarmente adatto alla produzione di formaggi tipici apprezzati anche fuori dai confini regionali. Oggi però è impiegata anche nella produzione di carne. Il ceppo OB (Original Brown) è particolarmente rinomato per la qualità della carne che produce. L’inclusione della carne tra i suoi prodotti è il risultato di incroci selettivi che, a partire dal XIX secolo, sono stati portati avanti con grande competenza dagli allevatori.

Origini geografiche e caratteristiche della Grigia Alpina

A differenza della Bruna, la Grigia Alpina ha origini nelle vallate del Trentino e dell’Alto Adige, in particolare nella Val Passiria, Val Senales, Val Sarentino, Valle di Fassa e Valle di Fiemme. Appartiene al gruppo delle razze grigie dell’arco alpino ed è senz’altro una delle più antiche abitanti delle Alpi. È considerata una razza autoctona, tipica delle zone montuose. Oggi è diffusa nelle zone di alta montagna dell’Alto Adige e nelle vallate dolomitiche del Trentino e del Bellunese.

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Sebbene in numeri più piccoli, è possibile trovare allevamenti estensivi di questa razza anche in altre zone d’Italia. In passato, gli allevatori utilizzavano la Grigia Alpina principalmente come animale da lavoro nei campi grazie alla sua struttura fisica robusta e alla grande forza. Come la Bruna Alpina, la Grigia Alpina si distingue per la sua straordinaria adattabilità a terreni impervi, da cui riesce comunque a trarre nutrimento sufficiente. Gli allevatori la sfruttano per la sua duplice attitudine: latte e carne. In particolare, questa razza è, tra quelle di montagna, quella che garantisce il miglior rapporto qualità-quantità nel latte. Il latte risulta essere infatti particolarmente adatto sia alla trasformazione in formaggi sia alla produzione di latte per il consumo diretto.

Razza alpina bruna o grigia: le caratteristiche in comune

Grazie alla loro costituzione fisica e alla capacità di adattarsi alla vita al pascolo, entrambe le razze, sia la Grigia che la Bruna, presentano una notevole quantità di collagene nelle carni. Questo fattore contribuisce alla qualità dei prodotti, rendendole ideali per preparazioni culinarie che richiedono lunghe cotture, come il brasato, l’arrosto o lo spezzatino. Inoltre, sia la Bruna OB che la Grigia Alpina, soprattutto verso la fine della loro carriera, possono sviluppare caratteristiche eccezionali in termini di sapore e marezzatura. Questo anche in tagli di carne che richiedono cotture più rapide. In ogni caso, entrambe le razze sono in grado di fornire carni pregiate, ricche di gusto e qualità.

Conclusioni

Condividendo numerosi tratti fisici e di adattabilità, le due razze si distinguono soprattutto per la zona di provenienza. Si differenziano anche per il colore (bruno e grigio, appunto). La razza alpina grigia e quella bruna sono oggi considerate capi di allevamento di grande valore. Il loro valore “aumenta” soprattutto se si pensa che sono molto adatte a vivere soprattutto in ambienti che sulla carta si presentano come “difficili”. La Bruna Alpina è ideale per gli allevatori che cercano una razza versatile, adatta alla produzione di carne e latte. La Grigia Alpina, invece, grazie alla qualità soprattutto del suo latte, è più apprezzata da chi vuole usare la materia prima per la produzione di formaggi tipici. Possiamo infine affermare che entrambe le razze rappresentano un patrimonio genetico di inestimabile valore per l’agricoltura montana e per la salvaguardia della biodiversità delle Alpi.