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Polpe di barbabietola per bovini: caratteristiche e valori nutrizionali 

Le polpe di barbabietola sono un sottoprodotto della lavorazione industriale della barbabietola da zucchero, e rappresentano una risorsa preziosa per gli allevatori. Svolgono infatti un ruolo fondamentale nell’alimentazione del bestiame, in particolare dei bovini. Queste polpe possono essere somministrate sia in forma umida, appena raccolte, che essiccate. Tuttavia, la versione essiccata è quella più comune nelle moderne aziende zootecniche, grazie alla sua maggiore praticità. Se non conosci le caratteristiche e i valori nutrizionali delle polpe di barbabietola, continua a leggere per scoprire alcune informazioni essenziali su questo alimento.

Polpe di barbabietola per bovini: processo di lavorazione

Il processo di lavorazione delle polpe di barbabietola segue un iter ben preciso, che consente di ottenere un prodotto dalle caratteristiche ben definite e con una lunga durata. Dopo l’estrazione dello zucchero dalle radici della barbabietola, il residuo, particolarmente ricco di fibre e altre sostanze nutritive, viene essiccato e trasformato in un prodotto facilmente utilizzabile per l’alimentazione del bestiame. L’essiccazione avviene immediatamente dopo l’estrazione, in modo da garantire che le polpe siano ben conservabili e stabili nel tempo.

Le polpe di barbabietola si trovano in commercio principalmente sotto forma di fettucce o pellet. In questo modo, si facilita notevolmente il loro stoccaggio, il trasporto e l’utilizzo nelle aziende agricole. Le polpe pellettate, ad esempio, sono di colore grigio scuro e non hanno odori particolari, il che le rende più facili da gestire rispetto alle versioni fresche. La pellettatura presenta numerosi vantaggi, anche dal punto di vista logistico: riduce infatti il volume del prodotto, rendendo più semplice il trasporto e la distribuzione nelle aziende agricole. Inoltre, la pellettatura contribuisce a ridurre il rischio di contaminazione durante il processo di stoccaggio, poiché il prodotto si presenta più compatto e protetto.

Caratteristiche e valori nutrizionali

Le polpe di barbabietola sono molto apprezzate per la loro elevata appetibilità, rappresentando un grande vantaggio per gli allevatori, che sanno di poter somministrare ai capi un prodotto che verrà facilmente consumato. Oltre a ciò, le polpe di barbabietola hanno una composizione nutrizionale equilibrata, capace di soddisfare le necessità energetiche e nutrizionali di bovini da carne, vitelli, ovini e altri ruminanti.

Le polpe secche hanno un’importante caratteristica fisica: un’elevata capacità di trattenere l’acqua, nota come Water Holding Capacity (WHC), che, secondo Brachet et al. (2015), è pari a 5,55 g di acqua per grammo di materia secca. Ciò significa che l’inclusione delle polpe di barbabietola nell’alimentazione del bestiame aiuta a migliorare la ritenzione idrica nel tratto ruminale, favorendo una corretta digestione e fermentazione dei nutrienti da parte dei ruminanti. Le polpe sono anche molto ricche di fibre vegetali, che stimolano la ruminazione e la fermentazione ruminale, risultando quindi molto utili per la salute del rumine.

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Le polpe di barbabietola contengono percentuali di zucchero che si attestano tra il 6 e l’8%. Contengono inoltre buone quantità di ceneri e minerali, tra cui potassio, calcio e magnesio, che le rendono una fonte importante di minerali essenziali per gli animali. Inoltre, le polpe sono una buona fonte di carboidrati non fibrosi (NFC), principalmente sotto forma di pectine, che vengono fermentate nel rumine per produrre acido acetico. Questi carboidrati, grazie alla loro fermentazione ruminale, forniscono energia facilmente accessibile per l’animale.

Polpe di barbabietola, quando sono indicate

Le polpe di barbabietola sono un ottimo alimento per i bovini, particolarmente utili in fasi specifiche della loro vita, come durante l’inizio della lattazione. In questo periodo, l’inclusione delle polpe di barbabietola nelle razioni alimentari consente di ottenere un buon equilibrio tra fibra (NDF) e carboidrati non fibrosi (NFC). Le diete ricche di fibra (NDF) e con un contenuto moderato di NFC sono particolarmente indicate per prevenire disturbi come l’acidosi ruminale. Inoltre, tali diete contribuiscono a migliorare la densità energetica delle razioni, offrendo al bestiame il giusto apporto calorico durante la fase di lattazione.

L’utilizzo delle polpe di barbabietola deve comunque essere regolato in modo adeguato, tenendo conto delle caratteristiche nutrizionali specifiche e dei possibili fattori anti-nutrizionali. È importante che il loro impiego avvenga nell’ambito di un programma nutrizionale equilibrato, che risponda alle esigenze di ogni singolo animale.

Le polpe di barbabietola rappresentano dunque un’ottima alternativa da considerare quando si parla di alimentazione dei bovini. La loro capacità di stimolare la fermentazione ruminale e di fornire fibra di alta qualità le rende molto preziose. Come sempre, quando si affronta il tema dell’alimentazione animale, è fondamentale dosare correttamente l’utilizzo di questo alimento, per creare una dieta bilanciata e adatta alle esigenze dei capi di riferimento.

Una gestione adeguata delle razioni alimentari, con un’attenta integrazione delle polpe di barbabietola, può migliorare la salute ruminale, aumentare la produttività e ridurre i rischi di acidosi. In questo modo, le polpe di barbabietola contribuiscono a una dieta equilibrata e sostenibile, che favorisce il benessere e la produttività degli animali da allevamento.