La laminite bovina è una condizione molto diffusa che colpisce di frequente le vacche da latte e i bovini in generale. Si tratta di un’infiammazione che interessa la parete dello zoccolo e che, di conseguenza, rende difficile la deambulazione da parte dell’animale. Una corretta prevenzione può abbassare i rischi di laminite bovina: ecco perché, per l’allevatore, è importante la conoscenza di questa patologia.
Laminite bovina, cos’è
Come già in parte anticipato, la laminite bovina è un’infiammazione diffusa, asettica, sierosa, non purulenta delle papille dermiche e della vascolarizzazione della parete dello zoccolo. È una patologia purtroppo molto diffusa nelle vacche da latte al pari della mastite, patologia che però colpisce la mammella. Nelle vacche allevate al pascolo, la laminite si sviluppa all’interno del guscio dello zoccolo, in quella che viene chiamate, appunto lamina.
Dall’esterno il problema non è evidente perché non ci sono lesioni, ma il problema è all’interno e molto spesso rende difficile una diagnosi, almeno in fase iniziale. La laminite bovina influisce in modo piuttosto importante sulla salute e sul benessere delle vacche da latte fino ad arrivare a condizionare significativamente le loro performance.
L’importanza della prevenzione
Una corretta prevenzione può fare la differenza per far sì che le vacche siano colpate da laminite il meno possibile. La prevenzione di questo disturbo passa necessariamente dalla messa in atto di alcune accortezze che risultano essere fondamentali per preservare la salute degli zoccoli e tenere a debita distanza il problema della laminite.
Una valida gestione della stalla è quello che davvero può fare la differenza in ottica preventiva. Una struttura ben progettata, quindi che preveda ampi spazi per i bovini, è sicuramente un ambiente confortevole. E nel comfort, i rischi di incappare in lesioni podali si riducono in modo efficace. Viceversa, errori strutturali, manutenzione inadeguata e scelte gestionali scorrette possono aumentare le possibilità che la vacca incappi in problemi come la laminite o in generale in problematiche podaliche.
Cosa evitare, allora, nella gestione della stalla? Nello specifico:
- superfici esageratamente dure o eccessivamente rigide che creano aree di forte pressione sulle strutture del piede che sostengono la vacca;
- superfici troppo ruvide che inducono un effetto abrasivo sugli unghioni. Alla lunga lo zoccolo si può consumare e aumenta il rischio di laminite, che aumenta sensibilmente quando le bovine devono muoversi su superfici con inclinazioni superiori al 2% o negli allevamenti dove i turni di mungitura sono molto serrati;
- superfici troppo lisce. Pericolose per la salute dello zoccolo perché non garantiscono una tenuta ottimale e, in particolari condizioni, possono diventare viscide e pericolose dunque per gli animali;
- materiali inorganici. La sabbia viene usata molto spesso nelle stalle perché in grado di rendere più agevole la deambulazione. Eppure questo tipo di materiale presenta un effetto abrasivo che può logorare rapidamente gli unghioni;
- superfici irregolari che determinano una distribuzione scorretta del peso sul piede con conseguenti lesioni anche importanti;
- detriti sulla pavimentazione. Sono particolarmente pericolosi perché possono ferire i piedi causando anche la formazione di dolorosi ascessi. È importante dunque fare manutenzione, ponendo particolare attenzione nel rimuovere prima possibile tutto quello che può mettere a repentaglio la salute degli zoccoli;
- liquami in quantità eccessiva sulle corsie. Aumentano di gran lunga il rischio di problemi podali perché rendono le superfici scivolose, ammorbidiscono lo zoccolo e veicolano un elevato numero di batteri;
- manualità scorrette da parte degli operatori che possono causare scivolamenti o cadute delle bovine;
- pavimentazioni resistenti ma morbide. In presenza di queste condizioni si può assistere a unghioni nelle vacche che non sono pareggiati. Questo problema si verifica soprattutto nelle stalle a stabulazione fissa o in quelle dove tutte le superfici su cui camminano le bovine sono di questa natura.
Errori da non commettere
Altri errori da non commettere per aumentare i rischi di laminite sono i seguenti:
- strutturare aree di riposo dure, rigide o irregolari che possano danneggiare lo zoccolo durante il riposo;
- sovraffollamento. Se ci sono troppi animali rispetto alle mangiatoie, le bovine attendono in stazione con conseguente incremento dei problemi podali;
- tempi di attesa troppo lunghi per la mungitura. Costringono le bovine a restare in stazione per lunghi periodi, con effetti negativi;
- elevato calore. In presenza di temperature troppo elevate, le bovine mantengono a lungo la stazione. E non solo! Riducono la ruminazione e potrebbero manifestare alterazioni del pH dei prestomaci;
- problematiche gestionali legate alla nutrizione. Mangiatoia troppo piccole, accesso al cibo limitato nel tempo, sono tutti errori da non commettere.
La cura della laminite
Il trattamento della laminite bovina prevede una serie di accortezze che vanno dalla pulizia degli zoccoli e degli ambienti in cui i bovini passano gran parte del tempo al miglioramento della dieta alimentare: una dieta bilanciata, con particolare attenzione al rapporto energia/proteine, è infatti fondamentale per la salute degli zoccoli. Ovviamente il tipo di intervento varia in base alla gravità della situazione e richiede necessariamente il parere di un esperto.