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Foraggi freschi per l’alimentazione delle vacche da latte 

I foraggi freschi rivestono un ruolo di primaria importanza nell’alimentazione delle vacche da latte. Ecco perché è fondamentale poter garantire ai capi di allevamento una dieta che sia bilanciata e genuina e che comprenda questo tipo di alimento. Con il termine “foraggio”, in generale, si intende l’alimento costituito da piante intere, utilizzate fresche appena sfalciate oppure dopo la loro conservazione. Se la conservazione dei foraggi avviene per essiccazione (naturale o forzata) si parla di fieno, se avviene per acidificazione della massa in anaerobiosi si parla invece di insilato. 

Quali sono però i foraggi freschi per le vacche da latte sui quali vogliamo concentrarci in questo articolo? Una giusta conoscenza di quelle che sono le piante da foraggio da poter destinare fresche ai capi di allevamento è utile per poter definire nel migliore dei modi una dieta alimentare di qualità, assolutamente necessaria per salvaguardare la salute dei capi di allevamento in generale e delle vacche da latte nello specifico.

Foraggi freschi alimentazione vacche da latte: definizione e caratteristiche 

I foraggi freschi per l’alimentazione delle vacche da latte sono quelli che spesso vengono somministrati direttamente al pascolo o in mangiatoia dopo lo sfalcio. Presentano caratteristiche molto valide che devono assolutamente essere considerate nel quadro di una corretta alimentazione delle vacche da latte. Intanto presentano un’elevata digeribilità, aspetto questo molto importante. Inoltre i foraggi freschi vengono di frequente impiegati per favorire la produzione del latte e ottenere quindi quantità di prodotto più elevate. I foraggi freschi contengono anche un elevato contenuto di acqua. È questo sicuramente un altro aspetto positivo a cui però prestare molta attenzione: l’alto contenuto di acqua deve infatti essere bilanciato in modo adeguato, per non interferire con il buon funzionamento dell’apparato digerente dell’animale.

Tra i vantaggi dell’impiego dei foraggi freschi nell’alimentazione delle vacche da latte c’è il fatto che questo tipo di alimento risulta più appetibile, con un minore degrado nutrizionale e un conseguente  valore nutritivo maggiore. In generale possiamo dire con certezza che una migliore conoscenza del valore nutritivo dei foraggi si rivela indispensabile per fare fronte alle esigenze nutrizionali di bovine più produttive. Questo vale anche per i foraggi freschi che hanno delle grandi potenzialità che vanno però sapute però ben dosare.

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Utilizzazione dell’erba

L’erba allo stato fresco può essere utilizzata dagli animali direttamente, tramite il pascolamento, oppure tramite sfalcio e somministrazione in mangiatoia. Qualsiasi sia la modalità prescelta, l’epoca di utilizzazione delle erbe deve essere scelta in modo accurato considerando che la qualità è strettamente legata allo stadio fenologico ed allo sviluppo della pianta. Se l’epoca di utilizzazione non è quella giusta, il foraggio fresco non sarà allora così appetibile. Anzi, presenterà anche differenti caratteristiche, ad esempio una minore digeribilità che invece abbiamo visto essere una delle peculiarità più importanti dei foraggi verdi da destinare all’alimentazione delle vacche da latte. 

In generale sono le piantine giovani a presentare percentuali di umidità più elevate, maggiori quantità di proteina digeribile sulla sostanza secca e digeribilità e appetibilità considerevolmente maggiori. Ci sono però alcune considerazioni da fare. Queste sono legate essenzialmente a due esigenze. Da una parte quella di utilizzare la piantina ancora giovane, e quindi qualitativamente migliore, e dall’altra quella di far fronte alla necessità economica e tecnica di avere una buona produzione di erba per unità di superficie. Una corretta gestione del prato è quindi fondamentale da parte dell’allevatore per ottenere un buon compromesso e consiste nell’evitare un’utilizzazione delle erbe troppo precoce, favorendo così il ricaccio, e una troppo tardiva, per evitare sprechi e avere un’erba di buona qualità.

La scelta delle essenze erbacee da pascolo

La scelta delle essenze da utilizzare rappresenta un passaggio cruciale per la buona riuscita del pascolo. Per ottenere buoni risultati in questo senso, è consigliabile scegliere essenze auto riseminanti dove l’eventuale presenza di alcune variabili (acqua che scarseggia, limitata potenza, difficoltà di effettuare le lavorazioni) non consentano l’utilizzo di erbai o di specie poliennali che richiedono una serie di fattori climatici ottimali per potersi sviluppare in modo adeguato e garantire quindi anche un cotico soddisfacente. Altri fattori che possono influire in modo determinante nella scelta delle erbe da destinare all’alimentazione delle vacche da latte sono poi strettamente collegate alle caratteristiche agronomiche e  climatiche del territorio, all’esposizione al sole, al ristagno idrico. Una valutazione generale è necessaria per determinare i migliori foraggi freschi per l’alimentazione delle vacche da latte traendone i migliori risultati.

Foraggi freschi alimentazione vacche da latte : l’importanza della qualità

Mai come negli ultimi anni c’è molta più attenzione al benessere degli animali da allevamento. Sappiamo che la salute di un vacca da latte o di un qualsiasi altro capo non può non passare dall’alimentazione. Quello che gli allevatori danno da mangiare al bestiame, infatti, è fondamentale per determinare una più alta qualità delle carni o una maggiore produzione di latte. L’alimentazione quindi è un qualcosa che gli allevatori devono studiare nei minimi dettagli. L’obiettivo è quello di ottenere – nel caso delle vacche da latte – maggiori quantità di prodotto di qualità e conseguentemente più elevati guadagni per l’allevatore.