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Transizione e riduzione dei farmaci nei ruminanti da latte

Clemente Palazzo, tecnico nutrizionista, line manager di diverse linee di integratori e socio fondatore di Agroteam, si occupa da più di trent’anni di nutrizione dei ruminanti e più specificamente del benessere e dell’alimentazione di vacche da latte e bufale ed illustra in questo articolo la necessità di ridurre i farmaci nella cura dei ruminanti a favore del benessere animale e della nutrizione, argomenti cari agli allevatori e ai veterinari responsabili.

Transizione e riduzione dei farmaci

In Italia, da molti anni, c’è un controllo dell’utilizzo dei farmaci sugli animali da parte della filiera e degli organi di controllo, al fine di tutelare i prodotti ed i consumatori. Quello che è cambiato negli ultimi anni è il livello di sensibilità rispetto all’utilizzo di antibiotici, dovuto ad una crescente antibiotico-resistenza riscontrata nelle persone.  

L’utilizzo degli antibiotici nei ruminanti è già di per sé molto limitato perché la somministrazione di un antibiotico ad una vacca impedisce l’utilizzo del latte per molti giorni; per non parlare della carne per cui i tempi di sospensione sono molto lunghi. Se non vi è quindi la stretta necessità di somministrare l’antibiotico per trattare l’animale si preferisce agire con altre metodologie. 

L’antibiotico resistenza in Europa è un problema molto grave e sempre più diffuso ed è per questo che occorre informare allevatori e veterinari per prevenire le malattie e far in modo che l’utilizzo dell’antibiotico sia limitato al massimo, mediante una gestione più idonea, attraverso una alimentazione più sana, con un ottimale dimensionamento degli ambienti e degli spazi dove si allevano gli animali.

In un’ottica di benessere dei ruminanti e di prevenzione, in Agroteam abbiamo condotto molte sperimentazioni su dei prodotti che vanno a migliorare la funzionalità del sistema immunitario. Batteri e virus hanno vita facile in un animale stressato. Lo stress aumenta i livelli di cortisolo e il cortisolo abbassa la soglia di difesa del sistema immunitario. Il nostro obiettivo è far sì che, attraverso un ambiente salubre e una corretta nutrizione, l’animale diventi più forte e non si ammali. Il nostro compito è fare in modo che gli animali diventino così forti ed in salute da diventare più resistenti ai batteri e non ammalarsi, affinché gli allevatori possano evitare di ricorrere all’utilizzo di antibiotici. 

La conta delle cellule somatiche come indice del benessere animale

Bisogna comunque ammettere che, dopo anni di lavoro negli allevamenti e nelle aziende, lo stato di benessere degli animali è migliorato e per confermarlo usiamo come valore il numero delle cellule somatiche nel latte. Queste altro non sono che i globuli bianchi e le cellule di sfaldamento presenti nel latte ed il loro valore fisiologico corretto è fino a 200.000 cellule somatiche per campione analizzato.

Negli anni Ottanta, quando abbiamo cominciato a lavorare su questi valori, era normale avere animali con un numero di cellule somatiche medio pari a 500/600.000, oggi il valore medio è di 150.000, segno di un miglioramento tangibile della salute delle vacche. Attraverso l’utilizzo di una migliore alimentazione, un ambiente più pulito, una sala di mungitura più controllata e l’utilizzo di DeCoSel, siamo riusciti ad abbassare realmente il numero delle cellule somatiche. Questo è un risultato di enorme valore se si considera il miglioramento della shelf life del latte in quanto l’alimento più sano, una volta posto in vendita, dura naturalmente più a lungo.

Salute delle vacche da latte e transizione

Si chiama transizione quel  periodo che va dai 15 giorni prima del parto ai 15 giorni dopo il parto. In questo periodo l’animale subisce il massimo dello stress ed il sistema immunitario raggiunge i livelli più bassi perché sta per avvenire il parto. Per evitare che il sistema immunitario vada sotto stress e l’animale si ammali in una fase così delicata, consigliamo di usare DeCoSel: un integratore che mantiene ai massimi livelli la risposta del sistema immunitario.

L’integrazione all’alimentazione con il DeCoSel, soprattutto in transizione e durante il picco produttivo, offre agli allevatori risultati immediati. Dopo alcuni mesi dall’utilizzo del prodotto, infatti, la salute dell’animale migliora sensibilmente, facendo sì che i benefici si riflettano anche sulla sfera produttiva, con l’aumento di kg di latte e il miglioramento delle cellule somatiche, sia in quella  riproduttiva, con la riduzione delle patologie legate al post parto che possono essere causa di scarsa fertilità negli animali. Tutto ciò contribuisce sensibilmente alla riduzione delle spese di farmaci e trattamenti sanitari in allevamento: il che rappresenta un grande risparmio in termini economici per l’allevatore e un grande risultato in termini di benessere animale per la mandria. Dall’esperienza di Agroteam in un tempo lungo, possiamo affermare che, garantendo agli animali ambienti salutari, spazi adeguati, una nutrizione ponderata con l’utilizzo di integratori, si può effettivamente fare prevenzione e ridurre l’utilizzo di farmaci sia in stalla e contribuire realmente a ridurre il livello di antibiotico resistenza.