In Agroteam da sempre ci occupiamo di benessere animale, e lo facciamo in un’ottica di prevenzione mirata a migliorare le condizioni di salute dei ruminanti, senza ricorrere a medicinali ed antibiotici: per questo abbiamo un dipartimento di ricerca dedicato a migliorare l’alimentazione degli animali anche attraverso lo sviluppo di integratori specifici. Dalla nostra ricerca è nato Decosel, un integratore studiato per ruminanti che migliora le difese immunitarie dell’animale e consente di resistere meglio agli stress ed ammalarsi di meno.
Anche per i vitelli necessitavamo di un prodotto simile, a base di ingredienti naturali e senza medicinali, che favorisse la digestione, perché il Decosel è un prodotto pensato per l’alimentazione solida delle vacche adulte, non adatto ai piccoli che bevono latte e non mangiano mangime a sufficienza.
Abbiamo quindi creato un prodotto simile che però potesse sciogliersi nel latte. Siamo riusciti per questo a formulare un prodotto idrodispersibile, in cui oltretutto abbiamo inserito nucleotidi, derivati dall’estrazione per la produzione dell’RNA. Abbiamo così avviato la ricerca sul prodotto, chiamato poi Calfcare, in collaborazione con l’Università di Bari.
La ricerca si è sviluppata in un’azienda molto grossa che produce vitelli a carne bianca, prevalentemente destinati al Nord Africa. Per questo gli animali vengono macellati con metodo halal: in questo tipo di macellazione la morte dei vitelli avviene per iugulazione; in seguito, gli animali vengono aperti. Se il quinto quarto non cade per terra da solo, l’animale risulta essere impuro e quindi non adatto all’alimentazione umana: viene quindi destinato allo spolpo con un danno enorme. Proprio in funzione di questi elementi l’azienda test ha richiesto un prodotto che riuscisse a migliorare le condizioni generali degli animali, per evitare lo spolpo e gli scarti della macellazione.
Siamo partiti con un gruppo di vitelli abbastanza numeroso. Miscelando colostri di più vacche abbiamo ottenuto un prodotto poi messo in congelatore, che potesse essere uguale per tutti gli animali trattati. Abbiamo poi iniziato a somministrare 15 g di CalfCare in aggiunta al latte a metà degli animali; l’altra metà fungeva da controllo.
Abbiamo effettuato una prima macellazione di controllo a 20 giorni con i seguenti risultati:
- i rumini degli animali trattati e non trattati erano sostanzialmente uguali;
- i villi intestinali erano molto più sviluppati negli animali trattati con Calfcare rispetto agli animali non trattati. Se il villo intestinale è più sviluppato, l’animale trasforma di più, perché ha una capacità di assorbimento di nutrimento superiore.
Anche nel prosieguo della ricerca abbiamo notato come gli animali trattati crescessero visibilmente di più.
La ricerca ha avuto due pubblicazioni internazionali sul Journal of Dairy Science: “Use of a commercial feed supplement based on yeast products and microalgae with or without nucleotide addition in calves” e “Oral administration of nucleotides in calves: Effects on oxidative status, immune response, and intestinal mucosa development”. Dopo diversi processi di approvazione, dalla ricerca siamo arrivati al lancio del prodotto commerciale che abbiamo chiamato Calfcare.
A distanza di più di due anni dall’inizio della commercializzazione del prodotto, possiamo affermare che i primi vitelli trattati sono ora animali che oggi stanno per partorire o hanno già partorito. Il risultato stupefacente è che risultano avere un peso circa 50-60kg in più rispetto ai capi non trattati. I vitelli trattati dimostrano quindi di avere una capacità di trasformazione dell’alimento molto più elevata, presumibilmente legata al fatto che avendo l’apparato digerente più sviluppato, hanno una capacità di assorbimento dei nutrimenti maggiore e trasformano meglio.
Un vitello che cresce meglio e cresce di più, produce più reddito, ma è anche più robusto ed evita molte patologie legate alla malnutrizione o ad un ambiente non favorevole che può stressare l’animale.