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Parola all'esperto: Clemente Palazzo

Bufale e immunostimolazione, tutto quello che c’è da sapere

La bufala presenta notevoli differenze rispetto alla vacca ed è allevata quasi esclusivamente per la produzione di latte. Il numero di esemplari totali sul territorio nazionale è di circa 430.000 bufale, contro 1.600.000 di vacche da latte. Gli allevamenti di bufala sono in maggioranza dedicati alla produzione di latte destinato alla produzione di Mozzarella di Bufala.

La gran parte dei capi è allevata all’interno dell’area Dop: circa il 75%, si concentra  in Campania, la restante divisa tra il Frusinate, la provincia di Latina, la provincia di Roma e la zona del Foggiano. Negli ultimi anni, dato il grande valore economico associato a questa tipologia di allevamento, si sono diffuse realtà imprenditoriali zootecniche anche al di fuori di quest’area come ad esempio in Piemonte e in Veneto. Tuttavia occorre specificare che l’area per la “Mozzarella di Bufala” a marchio DOP è limitata ai territori delle intere province di Caserta e Salerno, parte della provincia di Napoli e Benevento in Campania; per il Lazio parte delle province di Latina, Frosinone e Roma; per il Molise il comune di Venafro; parte della provincia di Foggia per la Puglia. 

Gli allevamenti di bufala sono a monte di una filiera il cui prodotto mantiene in piedi un mercato molto forte, perché la richiesta di prodotto è costante sia in Italia che all’estero. Se si considera che la produzione di una bufala durante la lattazione è di circa 28 quintali – contro i 100 di una vacca frisona – si comprende immediatamente quale sia il valore del latte di bufala e quale sia l’importanza del prodotto sul mercato.

Per tutti questi motivi occorre che le bufale, per quanto siano animali molto forti e resistenti, debbano essere mantenute in salute e in uno stato di benessere ottimale, al fine di garantire una produzione di latte di alta qualità, ideale per la produzione di mozzarella, yogurt e formaggi.  

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Immunostimolazione per le bufale

Quando si parla di immunostimolazione per le bufale non si deve far riferimento solo alla questione del limitare l’utilizzo di antibiotici al fini di contribuire a diminuire l’antibiotico resistenza, né bisogna  esclusivamente circoscriverla all’utilizzo di integratori o parafarmaci: quando si parla di immunostimolazione occorre tener presente che il benessere dell’animale è dato dal contenimento delle cause di stress, il che significa: garantire alle bufale un ambiente sano ed un’alimentazione adeguata e bilanciata.

L’utilizzo di integratori per aumentare quantità e qualità del latte di bufala

Nei momenti in cui gli animali sono soggetti a grandi stress che possono indebolire il sistema immunitario, come il momento del parto, si possono e si devono inserire degli integratori, come il DeCoSel, che fanno sì che nei momenti di maggior sollecitazione il sistema immunitario della bufala venga supportato al meglio a reggere lo stress.

Grazie all’esperienza trentennale di Agroteam possiamo affermare che l’utilizzo di integratori come DeCoSel, a partire da circa 3 mesi prima del parto, apporta notevoli benefici alle bufale e agli allevatori. L’immunostimolazione agisce sul benessere della bufala facendo sì che la produzione di latte aumenti, che questo sia di ottima qualità ed abbia una shelf life maggiore e nel contempo garantisca all’allevatore un risparmio nell’utilizzo di farmaci e trattamenti sanitari.

Se la bufala produce più latte,  aumenta la produzione di mozzarella ed è quindi tangibile l’aumento di redditività  da parte dell’allevatore.