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Alimentazione bovini da latte a secco: nutrimento, fabbisogno, materie prime

Cosa sapere sull’alimentazione dei bovini da latte a secco? Questo argomentorichiede riflessioni approfondite e una serie di conoscenze che si rivelano necessarie per garantire all’animale il giusto fabbisogno. La potenzialità produttiva di una vacca da latte, ovvero il limite massimo di latte che l’animale può arrivare a produrre, è “decisa”, in qualche modo dal suo patrimonio genetico. Certamente però determinati risultati si ottengono solo se il capo è messo nella condizione ideale per esprimere tutto il suo potenziale. Le condizioni da soddisfare sono numerose e sicuramente una è quella relativa all’alimentazione.

L’alimentazione dei bovini da latte a secco va dunque studiata nei minimi dettagli per garantire nutrimento e soddisfare il fabbisogno grazie a una selezione di materie prime di qualità. Proprio il tema della qualità si è fatto spazio negli ultimi anni quando si è radicata la convinzione (correttissima) che se un animale mangia bene anche tutto ciò che da lui deriva (latte e latticini) sarà di qualità. E con questa premessa, ecco spiegato perché è importante non sottovalutare il tema dell’alimentazione dei bovini da latte e in generale di tutti gli animali da allevamento. Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si affronta questo importante tema? Intanto i fabbisogni del capo, quindi la capacità di ingestione e le caratteristiche dei vari alimenti che dovranno essere poi abbinati nelle giuste quantità per garantire una razione completa, dal punto di vista dei nutrienti. Ma di che cosa hanno bisogno questi animali per vivere bene e in salute? Quali nutrienti non possono assolutamente mancare in un regime definibile bilanciato?

Nel corso di questo articolo metteremo a fuoco alcune importanti variabili, utili a definire un quadro completo sull’alimentazione ad hoc per i bovini da latte.

Alimentazione bovini da latte a secco, il nutrimento

Questi ruminanti necessitano di due fonti principali di alimenti per vivere bene: energetici e azotati. Il mix di questi alimenti serve per regolare la temperatura, camminare, formare la muscolatura, assicurare un corretto metabolismo, fondamentale – quest’ultimo – per mantenere il peso forma. Il capitolo legato all’alimentazione dei bovini da latte a secco però deve tenere in considerazione anche l’acqua che, così come per noi umani, riveste un ruolo davvero molto importante. In media un bovino da latte beve da 30 a 50 litri d’acqua al giorno: per garantirgli una corretta idratazione, quindi, sarà necessario anche dover considerare non solo le quantità di quello che mangia in termini quindi di nutrimento ma anche di quello che beve garantendogli dunque la possibilità di ingoiare acqua ogni qualvolta ne avverta il bisogno.

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Alimentazione bovini da latte a secco: fabbisogno

La quantificazione delle richieste alimentari deve essere effettuata distinguendo il fabbisogno relativo a diversi momenti fisiologici: mantenimento, accrescimento, gestazione e produzione di latte. Si tratta ovviamente di una semplificazione perché in alcuni periodi i momenti fisiologici si sovrappongono (è il caso ad esempio del mantenimento che è sempre contemporaneo alle produzioni). In questi casi succede che gli effetti sui vari tipi di fabbisogni alimentari vengano ad aggiungersi l’uno all’altro. Possiamo dire che la somma dei singoli fabbisogni rappresenta le esigenze in toto dell’animale in un dato momento e indica, con precisione, quali dovranno essere gli apporti nutrizionali della razione in termini di energia, proteine, minerali e vitamine. Quanti tipi di fabbisogno si distinguono? Intanto quello energetico che si riferisce alla quantità complessiva di energia che l’animale richiede in un dato momento produttivo; è espresso in unità foraggere latte. Il fabbisogno proteico può invece essere espresso in proteine grezze (PG), proteine digeribili (PD) e proteine digeribili intestinali (PDI). In questo secondo caso, la scelta dell’unità di misura da usare è riferibile al livello produttivo e all’accuratezza che ci si pone di raggiungere nella valutazione qualitativa della proteina alimentare.

Semplificando, potremmo dare queste indicazioni di massima:

Per garantire una corretta funzionalità ruminale occorre poi considerare il fabbisogno in fibra con la fibra grezza che non deve essere inferiore al 17-18%. Per quanto riguarda invece il fabbisogno in minerali e vitamine possiamo dire che le quantità di calcio e fosforo variano con alcune variabile da ritrovare nel peso dell’animale, nel suo stato fisiologico, nell’entità e nella qualità della produzione, per cui il calcolo del fabbisogno deve essere particolarmente accurato. Per tutti gli altri minerali e vitamine il fabbisogno può essere stimato sulla base dello stadio fisiologico dell’animale.

Alimentazione bovini da latte a secco: materie prime

Le materie prime che possono essere utilizzate nell’alimentazione dei bovini da latte a secco sono varie. Tra queste ecco mais, orzo, avena, frumento, triticale, segale e sorgo, semi di soia, lino, girasole. E ancora, farine delle essenze foraggere ammesse, polpe secche di bietola, semi di fava, favino e pisello proteico. La cosa fondamentale è la qualità. Materie prime scadenti hanno ripercussioni negative sullo stato di benessere dell’animale che si ripercuotono poi anche sui costi da affrontare da parte dell’allevatore.